Scegli la tua lingua
Home > Archivio Notizie > Tra fedeltà e innovazione: il governo di M. Daghero

Tra fedeltà e innovazione: il governo di M. Dagherotorna su

Madre Caterina Daghero resse l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) dal 1881 al 1924. È stata la prima Superiora generale dopo la Fondatrice, santa Maria D. Mazzarello.
Una donna umile e saggia che, con il suo governo, fa da ponte tra il tempo dei Fondatori e le successive generazioni.

La prof.ssa Piera Cavaglià, docente emerita di Metodologia pedagogica, traccia l’itinerario biografico della sua vita e qualche linea di governo che la caratterizza nel corso dell’ultimo appuntamento con i “Giovedì salesiani all’Auxilium” del 13 aprile 2023, in diretta streaming sul Canale del Centro Studi sulle FMA, a partire dalle 18.30.

«Siamo in presenza di una delle figure più significative delle origini e dei primi 50 anni della storia dell’Istituto - precisa Cavaglià -. Era convinta di avere ricevuto un’eredità preziosa, ma era consapevole di vivere in un tempo di svolte delicatissime, una tappa cruciale per il futuro. Sappiamo che gestire la fase storica della post-fondazione è un processo difficile e rischioso. Madre Caterina Daghero ha consentito al carisma di continuare a fiorire nel tempo e nello spazio, anzi lo ha sviluppato ed esteso a quattro Continenti. Ha intuito dimensioni inedite dello spirito dei Fondatori e si è lasciata interrogare continuamente dalle nuove situazioni, sollecitata ad intervenire con coraggio e saggezza».

In via eccezionale, si trasmetterà da Nizza Monferrato, da quella che era la Casa-Madre dell’Istituto delle FMA, proprio per sottolineare la traccia che ha lasciato nella storia, anche in vista della celebrazione del centenario della sua nascita, il 26 febbraio 2024.

Da questa Casa, dal suo ufficio, Madre Caterina Daghero raggiungeva le sue suore nelle varie parti del mondo dove si trovavano, con le lettere e, ogni mese dal 24 novembre 1914, con la circolare mensile. Le raggiungeva di presenza intraprendendo anche lunghi viaggi. Se ne contano circa 400. Per trenta volte andò in Francia. Il viaggio più lungo durò due anni (1895-1897). Volle visitare tutte le case allora aperte in America. Di questo viaggio è stato pubblicato il Diario di suor Felicina Fauda, che l’accompagnata.

«Come persona - sottolinea ancora la prof.ssa Cavaglià -, era la donna fedele, incondizionatamente fedele a san Giovanni Bosco, come lo era stata con santa Maria D. Mazzarello, ma ha capito che fedeltà ai Fondatori significava non solo conservare e custodire, ma aprirsi ad un futuro inedito, perché il carisma, dono dello Spirito Santo, è pieno di potenzialità ancora da sviluppare. Il carisma non era per lei una reliquia da conservare con cura gelosa, ma era fonte di ispirazione, seme di futuro e quindi era un dono che non stava solo nel passato, ma era di fronte a lei e le spalancava nuovi orizzonti sconosciuti ai Fondatori. Madre Caterina ha compreso e accolto la forza vitale delle radici e ha consentito all’Istituto di crescere in profondità e di svilupparsi in dimensioni universali conservando la freschezza di un’identità carismatica inconfondibile».

 

Diretta streaming 13 aprile 2023
Centro Studi FMA YouTube
Centro Studi FMA sito