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Il corpo veicolo di relazionetorna su

Sabato 15 dicembre, la Dott. Trofimena Gargano e la Dott. Lara Bancheri interverranno al terzo incontro del Corso interdisciplinare «Giovani. Corporeità, affettività, sessualità. Approccio psico-sociologico» con una relazione sul tema: «Il corpo veicolo di relazione».

La capacità di riconoscere la propria diversità dall’altro è strettamente connessa alla possibilità di raccontare quello che si prova, alla capacità di trovare parole per descrivere emozioni. Questa operazione chiamata simbolizzazione consente di usare simboli per esprimere stati d’animo, sensazioni somatiche, emozioni. La simbolizzazione è il prodotto di una relazione primaria appagante con una madre “sufficientemente buona”.

La possibilità di raccontarsi non solo permette di definire la propria identità, ma anche di riconoscere la presenza dell’altro. La possibilità di raccontarsi permette di mentalizzare sempre di più il proprio corpo, di non sentirlo  come una “cosa” estranea. Le emozioni che non possono essere pensate spesso trovano nel corpo il luogo in cui incarnarsi sotto forma di sintomi o di agiti autolesivi. Il corpo diventa teatro di una rappresentazione cruda e senza racconto, quindi apparentemente senza significato. Il corpo diventa una cosa che non sente, senza sentimenti. Al confine tra normalità e patologia in tal senso, sembrano potersi collocare la promiscuità sessuale, i piercing e i tatuaggi. Il corpo è una continuità trasformativa che va “dalla mente al corpo e dal corpo alla mente” e che include non solo la sensorialità e la percezione, ma anche la memoria e le pulsioni dove elementi antichi ed elementi nuovi, conosciuti o sconosciuti, convivono generando nuove forme corporee e nuove identità. Se questo processo di continuità trasformativa, e di integrazione viene ostacolato, si ha un attacco al corpo.

L’incontro di sabato conclude il Corso interdisciplinare 2012-2013 che, articolato in tre incontri, ha cercato di riflettere sui cambiamenti socio-culturali in atto e su come questi incidano sulla maturazione dei processi di identità dei giovani di oggi, in particolare su alcune dimensioni fondamentali dell’esistenza, quali la corporeità, l’affettività, la sessualità.

Il compito è di lasciarsi interpellare dal contesto socio-culturale odierno e insieme, docenti e studenti, genitori ed educatori, giovani, rileggere criticamente le esperienze per promuovere sia stili di vita sani e responsabili, rispettosi della persona umana, sia relazioni ricche e arricchenti, capaci di costruire un’autentica cultura della vita.

 

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