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Giovedì salesiani /4torna su

«Tú serás mi hija (tu sarai mia figlia)» è il titolo dell’appuntamento del mese di febbraio con i “Giovedì salesiani all’Auxilium”.

 

Il 1° febbraio, dalle 18.30 alle 19.30, in diretta streaming sul canale YouTube del Centro Studi sulle Figlie di Maria Ausiliatrice, suor Teresa de Jesús Rubio presenta la figura di suor Eusebia Palomino (1899-1935). Quest’anno ricorrono il ventesimo della sua beatificazione e il centenario della sua prima professione religiosa nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA).

 

Eusebia Palomino, di origine spagnola, ha un rapporto con la Vergine Maria che si definisce gradualmente a partire dall’infanzia e prende forma nella scelta di un Istituto con carisma educativo, quello delle Salesiane di don Bosco, che ella conosce in modo provvidenziale a Salamanca (Spagna).

La giovane, di estrazione molto popolare, non ancora ventenne, sente la voce promettente di Maria: «Tu sarai mia figlia», e poco tempo dopo gliela conferma: «È qui dove io ti voglio». Lavorando in cucina, in lavanderia e accompagnando le studentesse dell’internato presso la Scuola normale, Eusebia entra in contatto con le Figlie di Maria Ausiliatrice nella città castigliana, di nota tradizione universitaria, imparando il valore educativo dell’assistenza salesiana.

 

A Valverde del Camino (Huelva), unico luogo della sua missione, per dieci anni, benché priva d’istruzione scolastica, esprime la sua filialità come il Fondatore, con i piedi a terra e il cuore in cielo, diventando ambasciatrice presso il Padre dei piccoli, dei grandi, di alunne, genitori, ex-allieve, seminaristi e sacerdoti, incarnando con trasparenza e naturalezza lo spirito delle beatitudini.

Suor Eusebia assimila e traduce lo spirito salesiano con l’impronta di una “straordinarietà” nella semplicità dell’ordinario, sviluppando una fedeltà creativa al carisma. Accompagna ragazze alla scelta vocazionale e si industria per trovare e offrire i mezzi materiali per realizzare la missione, consapevole che gratis ha ricevuto e gratuitamente deve donare. Ancora la cucina, il guardaroba, l’orto, l’assistenza in cortile in tempo scolastico e nell’oratorio, sono stati la cattedra del suo insegnamento.

Rimangono molte lettere indirizzate principalmente ai suoi genitori, ma anche ad altre persone, come pure varie lettere per diffondere a largo raggio, in diocesi e parrocchie, l’apostolato di una preghiera comprensibile ad ogni ceto sociale, le devozioni proprie dell’epoca: la schiavitù di Maria, di S. Luigi Maria Grignion de Montfort, l’Amore misericordioso e le Piaghe del Signore.

Durante la malattia che l’ha fiaccata fisicamente, costretta a letto, ha mantenuto fino a poco tempo prima della morte sia la corrispondenza epistolare sia la relazione con le persone che cercavano in lei una guida, un consiglio, una luce e una mediazione presso il Signore, nelle loro vicende.

Amore e servizio nutriti nella preghiera davanti alla Madre, a Gesù Sacramentato e alla Croce, trovano il sublime sigillo nell’offerta della vita per la pace in Valverde del Camino e ovunque nella sua Patria, travagliata da un duro conflitto interno.

La presentazione in lingua spagnola è completata dalla traduzione del testo.

Diretta streaming 1° febbraio 2024
Centro Studi FMA YouTube
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